Neuroscience institute Cavalieri Ottolenghi
Riparare il cervello significa conoscerlo: noi del NICO ne studiamo struttura e funzioni normali proprio per capire come si ammala e come curarlo.
La complessità degli studi sul cervello richiede un approccio multidisciplinare. La nostra forza risiede nell’unire approcci ed esperienze complementari, integrando la ricerca di base con quella applicativa e clinica.
Il NICO sfrutta al meglio sia l’integrazione del patrimonio di conoscenza, sia l’uso comune di laboratori e apparecchiature scientifiche prima frammentati nei dipartimenti universitari.
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età media
DOCENTI
universitari
ricercatrici
DONNE
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
all'anno
Ciao Carola
Con grande tristezza annunciamo la scomparsa della nostra amica e collega Carola Eva. Carola è stata una delle fondatrici del nostro istituto, non solo per esser stata tra i primi a farne parte, ma anche per il contributo alla sua nascita.
Dalla stampa 3D alla biofabbricazione: verso modelli in vitro funzionali del sistema nervoso centrale
Comprendere i meccanismi coinvolti nei danni al sistema nervoso centrale è cruciale per sviluppare nuove terapie, ma la ricerca è spesso ostacolata dalla mancanza di modelli preclinici accurati. Una sfida che i ricercatori affrontano grazie alle straordinarie innovazioni dell’ingegneria tissutale, con lo sviluppo di modelli in vitro sempre più complessi, che combinano biologia cellulare e scienza dei biomateriali. Il punto su questi modelli che possono rivoluzionare il campo delle neuroscienze nella review pubblicata su Frontiers in Medical Engineering dalle nostre ricercatrici del gruppo di Sviluppo e Patologia del cervello.
Sarcopenia nell’anziano: una nuova molecola migliora la connessione nervo-muscolo e la resistenza fisica
L'innovativa molecola l’ActR-Fc-nLG3 - brevettata dalle nostre ricercatrici del gruppo di Sviluppo e Patologia del cervello con la company svizzera Pharmafox Therapeutics - è in grado sia di inibire la miostatina - aumentando così la dimensione delle fibre muscolari - sia di attivare la via dell’agrina, una proteina coinvolta nella formazione e mantenimento delle giunzioni neuromuscolari (GNM).
Plasticità della mielina nel cervello adulto: substrato dell’apprendimento e della memoria?
La plasticità dei neuroni e delle sinapsi ha avuto molta attenzione per decenni, ma ora sappiamo che anche le cellule non neuronali - e in particolare gli oligodendrociti e la mielina - rispondono agli stimoli che riceviamo dall’esterno e contribuiscono a modificare i circuiti nervosi, svolgendo un ruolo cruciale in apprendimento e memoria. In occasione della giornata mondiale del cervello, la nostra ricercatrice Enrica Boda ci racconta la storia, i protagonisti e i risultati di queste ricerche.
GiovedìScienza racconta la ricerca al NICO
Vivere per sempre.
Una popolazione sempre più longeva, i suoi problemi e le risposte della ricerca
Hai perso la diretta? Guarda ora il video di GiovedìScienza al NICO: una puntata in diretta dai nostri laboratori dedicata alla ricerca sull'invecchiamento.