Premio GiovedìScienza: Valentina Cerrato del NICO vince il Premio Elena Benaduce

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09/05/2019
Premio GiovedìScienza

VIII edizione del Premio GiovedìScienza
Valentina Cerrato del NICO terza classificata
La nostra ricercatrice vince il Premio speciale Elena Benaduce, per le ricerche dedicate alla persona e alla qualità della vita

C'è anche la nostra Valentina Cerrato tra i vincitori della 8a edizione del Premio GiovedìScienza, proclamati il 9 maggio al Salone del Libro di Torino.
La competizione, organizzata da CentroScienza Onlus, è rivolta ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani e nasce per incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza.

ValentinaCerrato_premioGS

I 59 lavori iscritti quest’anno al premio sono pervenuti da 11 regioni d’Italia e spaziano dalla fisica alla chimica passando per l’astrofisica; dalla psicologia alla geologia, alla nutrizione. I progetti sono stati valutati da 86 Referees, Accademici e Professori dei vari dipartimenti interessati dalle candidature, da Geologia a Neurologia ad Astrofisica.

Valentina Cerrato - che qui al NICO lavora con il gruppo di ricerca di Fisiopatologia delle cellule staminali cerebrali guidato da Annalisa Buffo - si è aggiudica il terzo posto con il progetto “È nata una stella: origine e sviluppo degli ASTROciti, le vere STAR del cervello”, con cui spiega la straordinaria importanza di queste cellule che contribuiscono a creare le condizioni ambientali ottimali per la sopravvivenza e il funzionamento dei neuroni che li circondano, portandoli a corretta maturazione durante lo sviluppo e modulandone le funzioni nel cervello adulto.

Con lo stesso progetto Valentina ha vinto inoltre il Premio speciale Elena Benaduce, 3mila euro per le ricerche dedicate alla persona e alla qualità della vita.

Scopri il progetto di ricerca di Valentina Cerrato:

PlosBiology_web

su PLOS BIOLOGY di SETTEMBRE 2018
COME NASCE UNA STELLA 
ORIGINE E SVILUPPO DEGLI ASTROCITI, LE VERE “STAR” DEL CERVELLO
Svelato per la prima volta il processo che genera diversi tipi di astrociti nel cervello. Lo studio del gruppo di ricerca guidato da Annalisa Buffo del NICO - Università di Torino conferma il ruolo cruciale degli astrociti nel corretto sviluppo e mantenimento della funzionalità neuronale, e apre nuove strade per comprendere i disturbi del neurosviluppo

Gli altri vincitori del Premio GiovedìScienza

Prima classificata Edwige Pezzulli, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma con la ricerca “ I primi buchi neri dell’Universo”. Un’interessante dissertazione di astrofisica che spiega come nel centro di tutte le galassie a noi vicine abitino, non solo le stelle, ma anche misteriosi ospiti: buchi neri con una massa di milioni, anche miliardi di volte la massa del nostro sole. 
Affascinante e originale lo studio del secondo classificato, Andrea Longobardo, sempre allievo dell’INAF-IAPS di Roma, che si interroga sulla contaminazione, o meglio, l’inquinamento, dell’universo. Quanta polvere c’è nello spazio? E, soprattutto, abbiamo un modo per rilevarla? La sua ricerca, “Ma quanta polvere c’è?” si aggiudica anche il Premio GiovedìScienza Futuro a pari merito con una collega.
 
Nella stessa giornata sono stati assegnati anche i premi: 

PREMIO GIOVEDÌSCIENZA FUTURO, per il miglior studio di fattibilità, un riconoscimento che guarda al mondo delle aziende con l’intento di stimolare il dialogo e l’interazione tra mondo scientifico, tessuto economico ed innovazione, vinto pari merito da Andrea Longobardo - INAF- IAPS di Roma e da Emilija Petronijevic, Dipartimento di Scienze di Basa e Applicate per l’Ingegneria – Università la Sapienza, Roma, con la ricerca “Chiralità e nanostrutture”

PREMIO INDUSTRIA 4.0, rivolto ai candidati che hanno sviluppato la loro proposta progettuale partendo dal concetto di Industria 4.0, vinto da Jessica Chicco, Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino, con la ricerca “Stoccaggio del calore nel sottosuolo: nuova forma di risparmio energetico”.

ValentinaCerrato_competizionePremioGS

La competizione

I dieci finalisti, selezionati tra i 59 partecipanti sulla base del merito scientifico, si sono sfidati il 9 maggio presso il Centro Congressi Torino Incontra, raccontando in poco più di 6 minuti il loro progetto.
Una competizione a suon di dati scientifici e suggestioni in cui vince il merito ma riveste un ruolo cruciale anche la dote comunicativa.
A giudicare gli interventi una Giuria Tecnica, composta da 5 professionisti, Accademici ed esperti della comunicazione scientifica, e una Giuria Popolare, composta da 5 classi delle scuole secondarie di secondo grado.

Nella foto Valentina Cerrato durante la sua presentazione.

Guarda il video realizzato dalla redazione di TorinoScienza - Città Metropolitana di Torino

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